giovedì 15 aprile 2010

RIGORE E' QUANDO ARBITRO FISCHIA [Vujadin Boskov]

Purtroppo, è con l'amarezza nel cuore che devo constatare come ancora oggi, le parole del famosissimo ex allenatore Vujadin Boskov siano vere. Per tutti coloro che sabato 10 corrente mese, alle ore 15,00 si trovavano nei pressi dello stadio di Sasso Morelli, quello che sto per scrivere non sarà nuovo, ma farà riaffiorare un gusto amaro in bocca: sì, è proprio il sapore della bile e acido gastrico che un “d-eficente” di arbitro è riuscito a provocare in tutti noi.
Si è giocato un nuovo capitolo del campionato, che vedeva San Giacomo contro Pizzeria D'Azeglio. Partita importante perché per il San Giacomo voleva dire giocare con una diretta concorrente per non retrocedere e la parola d'ordine era “fare punti”.
La partita si era messa come meglio non poteva: al 35° del primo tempo, una punizione di Daniel Masala ha portato in vantaggio la “Gloriosa” (ovviamente il San Giacomo), facendo vibrare tutta Sasso per l'ovazione dei tifosi. Le due squadre giocavano a viso aperto con rovesciamenti di fronte. Il San Giacomo spingeva a centrocampo mettendo le tre punte spesso in condizione di tirare. La Pizzeria era costretta invece a tirare da molto lontano. Il primo tempo si conclude con la “Grandissima” in vantaggio per 1 a 0.
Fino a questo punto l'arbitro ha svolto mediamente male, come tutti gli altri suoi colleghi, il suo sporco lavoro, che a dire la verità non è stato nemmeno complicato.
Nel secondo tempo le cose cambiano: non per via dei cambi nella Pizzeria, ma perché il San Giacomo si è vista costretta a giocare contro qualcuno che assolutamente non voleva perdere: l'arbitro.
Al 10° della ripresa la Pizzeria pareggia i conti con una bella azione in velocità, uno due, e risultato cambia: 1 a 1. Poi l'arbitro ha preso in gioco le redini della partita e l'ha fatta letteralmente deragliare. Difficile contestare un episodio, perché l'arbitro può accampare mille scuse, ma non si può non contestare una decisione arbitrale che vada contro il regolamento. Gli animi si stavano scaldando e quel fenomeno di un direttore di gara ha pensato bene di gettare benzina sul fuoco. Già nel primo tempo, il nostro mister Luca Marzari, aveva richiesto un time-out con possesso di palla all'avversario, e questo non gli era stato concesso. Ora il mister, giustamente ha suggerito all'arbitro di aggiornarsi sul regolamento che quest'anno non prevede la necessità del possesso palla e recita: “Ogni squadra, nel corso dei due tempi di gioco, può chiedere una sospensione della durata di 2’ ciascuna. Tali sospensioni del gioco, possono essere richieste dall’allenatore presente in panchina o, in mancanza, solo ed esclusivamente dal capitano della squadra” [http://www.csiimola.it/upload_documenti/645_Regolamento%20Calcio%20a%2011%202009%202010.pdf ].
Quindi il mister aveva pienamente ragione.
Nel secondo tempo lo show prosegue. L'arbitro ha cominciato ad ammonire sempre e soltanto i nostri per comunissimi falli di gioco, mani involontarie, richieste di attenzione; il mister ha chiesto un cambio, ovviamente a gioco fermo, e l'arbitro ha fatto cominciare l'azione, fregandosene letteralmente.
L'arbitro perde completamente la testa e concede un rigore inesistente alla Pizzeria, che trasforma e passa in vantaggio. Tra il difensore e l'attaccante c'era mezzo metro “di luce”. L'arbitro dovrebbe spiegare chi ha fatto fallo: o il nostro Angelo Riondato è “Mister Invisibile” o il cascatore della Pizzeria è stato falciato da un fantasma in maglia arancione. Questo fantasma, però, è stato visto solo dall'arbitro in quanto dotato di poteri straordinari [cfr Ghost Whisperer].
In questa occasione il nostro guardalinee Maurizio Turri, si è avvicinato alla bandierina e si è scatenato il pandemonio. L'arbitro ha sgridato con Turri, dicendo che doveva rimanere a centrocampo. Il mister ha chiesto di poter vedere in quale comma del regolamento fosse scritto, ed è stato espulso dal campo.
In...cavolatissimi i nostri hanno ripreso la partita.
I n c r e d i b i l e. Non contento, l'arbitro è riuscito ad espellere Giorgio Magliocca, perché dopo aver commesso un normalissimo fallo, il giocatore della Pizzeria ha avuto una reazione violenta, lasciando entrambe le squadre in 10.
In conclusione, Boskov era veramente un profeta del calcio! Va ricordato inoltre, che quando l'arbitro scende in campo, ha sempre voglia di vincere e vince!

By ENZO

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